CISAL...
Il Segretario Generale CAVALLARO afferma che il dibattito in tema previdenziale richiede un approccio strutturale, frutto del confronto tra il Governo e le Parti sociali. Potrebbero invece risultare inadeguati i singoli interventi su elementi quali flessibilità in uscita, esodati, ricongiunzioni, lavoratori precoci e attività usuranti.
“E’ ora che il Governo affronti in modo organico e concertato con le Parti sociali i mille problemi che affliggono il sistema previdenziale e che contribuiscono a deprimere l’economia del Paese.
Al di là delle pretese della Commissione europea e degli “illuminati” pareri degli economisti nostrani su singoli aspetti della materia, è l’intero sistema previdenziale a rappresentare una fonte di incertezza e di confusione”. E’ quanto afferma Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL, ribadendo che è necessario confrontarsi sull’intera materia, anziché proseguire con interventi tampone.
Nel raccomandare all’Italia la piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato, la Commissione europea scarica sul nostro sistema previdenziale la responsabilità della salvaguardia dei conti pubblici nel lungo periodo. Ancora una volta, sarebbero i lavoratori a fare le spese della sterile contrapposizione tra Commissione europea e Governo italiano.
“Si tratta per la nostra economia di una bomba a orologeria, dall’entità per molti ancora incerta, i cui effetti devastanti si sommeranno presto al blocco dei contratti pubblici e del turn over, ai tagli alla Sanità, alla Scuola, ai Trasporti”. E’ quanto dichiara Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL, in merito all’ultimo rapporto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche redatto dalla Commissione europea e improntato alla difesa delle misure che hanno alleggerito in modo drammatico il trattamento previdenziale di tanti italiani.