Ciao, ciao... Porcellum!!!

05.12.2013 22:40

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso presentato contro il Porcellum, la legge elettorale in vigore in Italia, su entrambi i punti contestati: il premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze.

Il ricorso alla Corte Costituzionale si deve a un avvocato milanese, Aldo Bozzi, che ha presentato insieme con altri 27 firmatari un ricorso in tribunale di circa 50 pagine contro la presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero dell’Interno, per lesione del diritto di voto.

Le motivazioni della sentenza, come da prassi, saranno discusse dalla Corte nel giro di qualche settimana. Non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze di questa decisione sulla “nuova forma” del Porcellum e si attendono ulteriori informazioni.

La nota della Corte Costituzionale:

“La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.

“Resta fermo precisa comunque la Consulta – che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.

Per tre volte gli elettori italiani hanno votato il Parlamento con questa legge elettorale: nel 2006, nel 2008 e nel 2013. Per due volte un Parlamento eletto con questa legge ha scelto un Presidente della Repubblica.

I governi sostenuti da parlamenti eletti con questa legge elettorale sono stati quattro: Prodi dal 2006 al 2008, Berlusconi dal 2008 al 2011, Monti dal 2011 al 2013, Letta dal 2013 a oggi.