Buttate via la chiave...
Sono sei gli indagati, tra cui anche l’ex assessore "fantasma" ai Trasporti della Regione, Barbara Bonino, nell’inchiesta della procura che ha portato al blitz di Carabinieri e Guardia di finanza nelle sedi della società Sti di Ezio Bigotti, compagno dell’ex assessore. Sono coinvolte anche CCC e Intinera, del Gruppo Gavio, le aziende capofila dell’Ati che si è aggiudicata l’appalto per realizzare il tunnel di corso Grosseto, la più grande opera messa a bando negli ultimi anni da Scr, la Società di committenza regionale, per 180 milioni di euro.
L'ipotesi è turbativa d'asta. Perché il sospetto è che sia stato aggiudicato irregolarmente.
La vicenda è quella del progetto del tunnel tra la linea ferroviaria Torino - Ceres con il passante ferroviario di Torino, per un collegamento veloce verso l'aeroporto di Caselle.
La stazione appaltante dell'opera è Scr che ha dato il via alla gara ad agosto del 2013.
La «grande opera» di corso Grosseto, il cui cantiere non è ancora partito, serve a rimediare all'interruzione che c'è tra la vecchia ferrovia di Ceres e il resto del sistema ferroviario torinese, interruzione che stata creata quando nel 2007 il piano del ferro è stato abbassato creando un dislivello di 13 metri tra un binario e l'altro.
Il primo punto critico della procedura sono i criteri stabiliti da Scr per la selezione della cordata di imprenditori vincitrice. A differenza di tutte le altre gare, infatti, il peso che viene attribuito al punteggio per la parte di progettazione appare subito sproporzionato rispetto a quello per l'offerta economica. Tanto che l'Ati prima classificata, con un punteggio altissimo per la parte tecnica, non ha quasi bisogno di rilanciare sul prezzo per vincere contro i secondi di Consorzio Stabile.
E poi c'è la questione della variante migliorativa. Alcuni concorrenti, in fase di gara, proprongono allo stesso prezzo di aggiungere all'opera un prolungamento del sottopasso per raggiungere sottoterra corso Ferrara e lo Juventus Stadium. Ma Scr, in quel frangente, risponde che il progetto ne sarebbe stravolto e che dovrebbe ritornare al Cipe per una nuova autorizzazione. Dunque non riconosce alcun punteggio alla variante, e lascia in coda alla classifica i concorrenti che la presentano. Ad agosto del 2014 la cordata guidata da CCC e Itinera, che non presentava nel progetto il tunnel verso lo stadio, si aggiudica l'appalto.
Ma poi, al tavolo con Scr per la progettazione definitiva, si riscopre misteriosamente l'utilità della variante migliorativa e, d'incanto, si mette in conto la realizzazione dell'opera. Questa volta, sì, a un costo maggiore: tre o quattro milioni in più.