TORINO - I dipendenti della Regione Piemonte sono in rivolta contro una mail arrivata a tutti loro pochi giorni fa che avvisa di un cambio di appalto che farà arrivare i buoni pasto non prima della terza settimana di dicembre invece che tra qualche giorno, a fine mese. In sostanza il vecchio contratto è scaduto a novembre e per far fronte a ciò la Regione ha deciso di aderire a un lotto di riserva della gara Consip. Inevitabile però in questo caso un tempo più lungo per la prima consegna dei carnet. Una realtà che non è stata ben digerita dai dipendente ma ancora di più dal sindacato autonomo Csa che ha accusato la Giunta di "tagliare i costi dell'amministrazione sulla pelle dei dipendenti».
MAILBOMBING - E’ più una provocazione che una vera proposta, ma il sindacato ha parlato di mailbombing, ossia l’invio di enormi volumi di email a un indirizzo di posta elettronica, con l’obiettivo di mandare in crash la casella postale. In questo caso si tratterebbe di far rispondere tutti i dipendenti alla mail ricevuta dalla Regione con l’obiettivo di causare danni. "Bisognerebbe che ognuno di noi avesse tempo per scrivesse una breve protesta sull’accaduto a Chiamparino e il suo vice Reschigna, all'assesore Ferraris e per competenza al segretario generale, testimoniando il disagio che ci porterà per il secondo mese di seguito a non poter avere il diritto al pranzo".