Ben tornato...

12.06.2013 11:02

A soli  due mesi dalla pensione torna come consulente l’ing. Sergio Crescimanno!

Dopo il pensionamento avvenuto il 01/04/2013, l’Ing. Sergio Crescimanno torna al lavoro dal 1/06/2013 con un incarico di collaborazione al Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo,  per la modica somma di 43.000 euro per sei mesi (circa 3.200 euro netti al mese!). Era proprio necessario? In un periodo di tagli all’organico regionale, con oltre 300 posti in meno disponibili, ancora una volta l’amministrazione regionale si permette il lusso di un super consulente!! Siamo esterrefatti di come, mentre si susseguono i tagli al costo del personale e non si trova spazio per la stabilizzazione di 194 lavoratori a tempo determinato, si assegnino così agevolmente incarichi di questo tipo, sotto lo scudo della norma regionale (art. 14 della L.R. 23/2008 e s.m.i.) che garantisce “un consulente di fiducia” al Presidente del Consiglio regionale. Tutto questo nonostante norme nazionali, sempre più stringenti, vietino ai dipendenti in pensione ogni incarico presso l’originaria azienda.  Lasciamo a voi il giudizio rispetto alle funzioni ed alle attività che ha esercitato l’Ing. Crescimanno nel suo ultimo anno di servizio, rispetto alle attività che ora gli sono state affidate come collaborazione a supporto del Presidente Cattaneo:

·        rapporti con i Gruppi consiliari per la gestione di eventuali criticità rappresentate al Presidente del Consiglio regionale;

·        rapporti con enti pubblici ed organismi esterni per attività d’interesse della stessa Presidenza del Consiglio regionale;

·        valutazioni sull’opportunità e sulla convenienza, con particolare riferimento al profilo politico-istituzionale, del trasferimento nel palazzo unico regionale delle attività e funzioni del Consiglio regionale;

·        studio dell’eventuale applicabilità ai Gruppi consiliari delle recenti disposizioni sugli open data e CAD.

Per chi nell’ultimo anno di servizio ha svolto le funzioni di Segretario generale del Consiglio Regionale, questo incarico è lecito? A termini del provvedimento d’incarico, spetta allo stesso incaricato rilasciare una dichiarazione “attestante che gli impegni oggetto dell’attività di supporto non corrispondono a funzioni e attività svolte nell’ultimo anno di servizio dallo stesso”. Ma come? L’incaricato si premura di giustificarsi da solo? A chi spetta controllare la veridicità di quanto dichiarato? E poi, anche se l’incarico fosse diverso da quello svolto durante l’attività lavorativa, non si poteva ricorrere ai tanti funzionari e dirigenti delle tante Direzioni coinvolte, per esempio, nello studio, nell’ analisi e nella valutazione del passaggio di attività al nuovo Palazzo Unico? Aspettiamo l’opinione della Corte dei Conti su questo ennesimo caso di sperpero delle risorse pubbliche.