Aveva ragione...

20.09.2014 14:50

Oriana Fallaci un giorno scrisse: non è vero che la verità sta nel mezzo, spesso sta da una parte sola.

Non è certo una delle sue frasi più celebri, ma è indicativa del carattere e della penna acuminata, oltre che straordinariamente efficace, di questa inimitabile testimone del nostro tempo.

Sull'Islam e sull'integralismo la Fallaci ha cercato di dare la sveglia a un Occidente addormentato sulle sue certezze e sui suoi conformismi. Lo ha fatto a modo suo: con coraggioso vigore e anche brutale incisività, senza temere di andare controvento.

Anzi con la preoccupata consapevolezza di farlo. Molti dei suoi scritti, letti a qualche anno di distanza, ci confermano quante scomode e urtanti verità ci fossero in quelle parole scagliate in faccia a un mondo occidentale che, sul tema della sfida dell'integralismo musulmano, le sembrava oscillare tra inconsapevolezza e ignavia.

Oriana Fallaci aveva ragione? Sì. Alcuni suoi scritti, soprattutto nell'ultima fase, erano forse intrisi di un integralismo non meno radicale di quello a cui voleva opporsi, ma aveva visto giusto.

Aveva capito, prima e meglio di altri, che di fronte all'offensiva islamica molti cittadini occidentali ricordavano gli "uomini impagliati" descritti da Thomas Eliot 90 anni fa: soggetti inerti, che si appoggiano l'un l'altro, senza occhi per vedere né voce per comunicare.

Ed è proprio così. Soprattutto noi europei sembriamo quasi vergognarci della nostra identità. Confondiamo la tolleranza con l'apatia. 

La libertà con la dittatura delle minoranze.

L'integrazione e il dialogo con l'accettazione passiva. Oriana Fallaci cercava di dirci questo. 

Purtroppo in pochi, ancora oggi, lo hanno capito.