Attento al Social...

13.03.2016 19:45

Gli appassionati dei social potrebbero andare incontro a un effetto collaterale poco incoraggiante, e cioè un appiattimento morale e cognitivo che non lascia scampo.

Non è l'anatema dei nostalgici dei tempi andati, è il risultato di studi scientifici che confermano come l'utilizzo di Facebook, Snapchat e altri strumenti di comunicazione a lungo andare cambierà la struttura del pensiero umano.

Già numerose ricerche hanno stabilito che rimanere sui social per molte ore al giorno diminuisce il pensiero riflessivo e, come scrive il quotidiano britannico The Independent, "rende meno importanti gli obiettivi morali" degli utenti. Nicholas G. Carr ha scritto un saggio sull'argomento, candidato al Pulitzer. Il titolo è "The Shallows" e vuole discutere l'ipotesi secondo la quale "il web sta cambiando la maniera nella quale pensiamo, leggiamo e ricordiamo".

La causa è la velocità della comunicazione via internet, dove messaggi, tweet e commenti non richiedono un tempo lungo di digestione.

Anzi. Il risultato è stato confermato da uno studio più recente, nel quale i ricercatori hanno potuto comprovare che chi utilizza i social con intensità rischia di perdere di vita l'aspetto morale degli avvenimenti, indirizzando la propria attenzione sul meccanismo del piacere. In altre parole: scambiare continuamente tweet e messaggi ci fa diventare esseri umani meno propensi al bene collettivo e più orientati all'ottenimento di obiettivi effimeri, legati all'immagine.