Aprite gli occhi...

16.12.2013 22:09

E’ così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, ad un convegno della Fiom, ha parlato dello sciopero generale sottolineando che "non è più sufficiente evocarlo come unica modalità in cui si determina il conflitto nel mondo del lavoro".

Molti scioperi generali prolungati sarebbe stato necessario indire proprio quando con una lucida determinazione i governi italiani, tutti, hanno destrutturato il mondo del lavoro attraverso l’ideologia della flessibilità, della fine del posto fisso.

E invece no, la TRIPLICE preferì all’epoca accompagnare i processi di riorganizzazione e di ristrutturazione produttiva perché servivano ad entrare prima e a stare poi nell’Europa e nell’euro piuttosto che chiamare i lavoratori alla lotta.

Oggi che quelle scelte hanno prodotto l’attuale disastro nella società italiana, la Camusso tira fuori l’argomento della inefficacia dello sciopero generale.

Evidentemente quindi la Camusso ha altri obbiettivi che la portano a sostenere l’inutilità dello sciopero generale.

Il primo è che un sindacato che ha perso l’indipendenza dai governi “amici” non può chiamare allo sciopero generale che, per la sua natura prevalentemente politica, metterebbe in crisi la cogestione che cgil, cisl e uil oggi esprimono.

Il secondo è che chiamare i lavoratori allo sciopero senza indicare obbiettivi reali, vicini alle reali esigenze della gente, rischia di essere un boomerang per il sindacato stesso.

E allora è meglio non farli o al più riservarli per quando al governo non ci saranno più le forze politiche amiche…