APPELLO AI PARLAMENTARI PIEMONTESI...

16.09.2018 21:07

Questo appello è rivolto a tutti i parlamentari piemontesi eletti all’interno dei vari schieramenti politici nella XVIII legislatura in Parlamento ed in particolare nei confronti dei seguenti Onorevoli che hanno avuto esperienze dirette in Regione Piemonte in qualità o di Consiglieri Regionali o alle dipendenze dei gruppi consigliari o in qualità di dipendenti.

M5S: JESSICA COSTANZO - LAURA CASTELLI.

LEGA: ELENA MACCANTI - ALESSANDRO MANUEL BENVENUTO - PAOLO TIRAMANI.

FORZA ITALIA: CARLUCCIO GIACOMETTO - GILBERTO PICHETTO FRATIN - MARIA VIRGINIA TIRABOSCHI - MASSIMO VITTORIO BERUTTI - ROBERTO ROSSO - DIEGO SOZZANI - CLAUDIA PORCHIETTO - DANIELA RUFFINO

FRATELLI D’ITALIA: AUGUSTA MONTARULI.

NOI CON L’ITALIA-UDC: ENRICO COSTA.

PARTITO DEMOCRATICO: DAVIDE GARIGLIO - MAURO LAUS - STEFANO LEPRI - MAURO MARINO - GIACOMINO TARICCO.

Sottoponiamo alla Vostra attenzione il grave problema per le Regioni e le Città Metropolitane dovuto alla non emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dal comma 4, dell’articolo 23 del D.lgs n. 75/2017.

La mancanza di tale Decreto non consente alle Regioni ed alle Città Metropolitane, di incrementare, in via sperimentale, l’ammontare della componente variabile dei fondi per la contrattazione decentrata integrativa destinata al personale in servizio presso i succitati Enti.

Il DPCM in oggetto avrebbe dovuto essere emanato entro i 90 giorni successivi alla data di approvazione del D.lgs n. 74/2017 che risale al 22 giugno 2017.

Le Regioni e le Città Metropolitane, proprio a causa della mancata emanazione di questo Decreto, non possono dar corso a quanto previsto dal comma 800, dell’articolo 1 della Legge n. 205/2017 andando quindi ad incrementare i rispettivi fondi per la contrattazione decentrata, al fine di consentire l’allineamento economico del salario accessorio a favore di quel personale delle Province e delle Regioni trasferito alle Regioni a seguito della Legge n. 56/2014 (la cosiddetta legge Del Rio).

Per la Regione Piemonte si tratta di sbloccare circa 10 M€ di risorse da aggiungere alla Contrattazione Decentrata dell’anno in corso, risorse peraltro già oggetto di specifica intesa raggiunta tra i sindacati e gli amministratori regionali.

Se queste risorse non verranno rese disponibili nel bilancio della Regione nel 2018, accadrà che i dipendenti regionali “storici” (circa 2200) vedranno diminuire i propri emonumenti relativi a: “produttività, indennità, straordinario, ecc..”, ciò in quanto le stesse vecchie risorse, oggetto dell’accordo decentrato dell’anno scorso, saranno divise anche con quel personale trasferito in Regione proveniente dalla Province piemontesi (circa 780) a seguito della famigerata LEGGE DEL RIO.

Onorevoli della maggioranza ci sembra banale sottolineare l’importanza del Vostro ruolo…

Onorevoli in minoranza, vi chiediamo di tralasciare quegli interessi politici che vorrebbero che il DPCM non venisse emanato…

Chiediamo quindi a tutti Voi di far fronte comune dando vita a quelle sinergie politiche necessarie a far approvare il DPCM previsto dal comma 4, dell’articolo 23 del D.lgs n. 75/2017.

E’ un atto di giustizia che chiediamo si compia a favore, in questo caso, di migliaia di lavoratori e lavoratrici della Regione Piemonte e più in generale di tutti i dipendenti pubblici delle Regioni italiane e delle Città Metropolitane.

Aspettiamo Vostre notizie.


 

Il Coordinatore

CSA Ente Regione Piemonte

Luigi SERRA