Alcuni pro e contro del lavoro agile...

13.06.2020 14:47

In questa crisi pandemica sono milioni i lavoratori italiani che sono stati "costretti" a lavorare in "smart working" e, seppur la quarantena sia ormai finita, per la maggior parte di loro questa modalità lavorativa persisterà ancora per mesi (o forse di più). 

I pro e i contro del lavoro agile sono diversi e molti aspetti hanno anche un rovescio della medaglia, ma cerchiamo di analizzare quelli più critici:

1.Rischio di overworking: l’eliminazione dei viaggi di andata e ritorno verso l’ufficio può apparire come un grande giovamento a livello di stress e di risparmio (per gli spostamenti con i mezzi o con l’auto personale, oltre che per i pasti fuori casa), ma si rischia di incappare nell’overworking, ossia l’oberato di lavoro. 

Ci si ritrova a lavorare sempre, anche nelle ore che prima erano dedicate agli spostamenti casa-lavoro e alle pause pranzo/caffè, senza riuscire più a organizzare il proprio tempo in maniera equilibrata, scindendo la vita privata da quella lavorativa.

2.L’impatto ambientale: è evidente è che si è ridotto l’intasamento di strade e mezzi pubblici, portando quindi a un minor inquinamento, ma è anche vero che lavorare da casa significa comunque consumare elettricità, tenere acceso il riscaldamento in inverno e l’aria condizionata in estate, e anche questo porta a conseguenze ambientali non indifferenti.

3.Solitudine sociale: molti, soprattutto chi è alle prime armi con lo smart working, si sentono inevitabilmente soli ed abbandonati in una situazione del genere, vedendosi privati dell’elemento sociale di cui prima invece godevano.

Abituati a condividere spazi e momenti con i colleghi, confrontandosi quotidianamente con loro, talvolta anche operando in team work, e instaurando rapporti sociali non solo a livello lavorativo, alle persone è stato tolto un importante elemento di “umanità”.