Al fianco di chi lavora...
Le OO.SS CGIL, CISL, UIL e CSA hanno indetto, il giorno 22.10.2013, un’assemblea del personale coinvolto nella costruzione della nuova sede “UNICA” della Regione al fine di chiarire alcuni aspetti, emersi nei giorni scorsi e ripresi diffusamente dagli organi di stampa, relativamente alla presunta presenza di terreni contaminati da fibre di amianto nell’ambito dell’area di cantiere.
Premesso che sono tuttora in corso accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria, si ritiene opportuno evidenziare che dal confronto con i colleghi che partecipano attivamente al gruppo di lavoro che si occupa della direzione lavori e delle attività conseguenti alla costruzione della nuova sede regionale, è emerso il complesso iter che in questi anni ha caratterizzato le varie fasi amministrative e tecniche, dall’acquisizione dei terreni ad oggi.
In particolare si rileva che il sito denominato Avio-Oval interessato dai lavori è stato in passato oggetto di diverse indagini e studi finalizzati a definire puntualmente le condizioni di inquinamento dell’ex sito industriale.
Tali documenti, condivisi con tutti gli Enti preposti alla tutela della salute e dell’ambiente (ARPA, ASL, Provincia di Torino), sono stati tradotti in un vero e proprio piano di bonifica dell’intera area oggetto dei lavori.
Per quanto riguarda, nello specifico, il lotto relativo alla costruzione della nuova sede “UNICA”, lotto attualmente in lavorazione, la bonifica è stata completata e certificata dai competenti uffici della Provincia di Torino.
Per quanto sopra, fatte salve le risultanze che emergeranno da questa nuova indagine giudiziaria, si ritiene opportuno sottolineare l’impegno profuso dalle colleghe a dai colleghi che con capacità e professionalità portano avanti un incarico per la realizzazione di un progetto che non ha precedenti nel territorio nazionale per la consistenza dell’opera, sostituendo validamente eventuali figure professionali esterne e realizzando così, tra l’altro, un concreto risparmio economico per la pubblica amministrazione.
Da ultimo riscontriamo un censurabile silenzio da parte dell’amministrazione regionale, che non ha ritenuto di fornire alcun indirizzo e sostegno alla struttura regionale, nonché una dovuta informativa ai dipendenti, per l’ennesima volta messi in prima pagina e denigrati senza alcuna concreta certezza.