VERSO LO STATO DI AGITAZIONE

04.11.2021 11:53

Il perdurare dell’atteggiamento politico dell’assessore regionale con deleghe al Personale ed Organizzazione: Marco GABUSI, volto ad improntare il sistema delle relazioni sindacali nell’Ente Regione Piemonte non sui principi previsti dal CCNL vigente;

la gestione conseguenziale delle relazioni con il sindacato attuata dai Dirigenti regionali competenti in materia di personale ed organizzazione, caratterizzate da dialoghi scarsamente costruttivi e trasparenti ed insufficienti per la prevenzione e risoluzione dei conflitti tra le parti;

queste sono le motivazioni che hanno portato le OO.SS. CGIL - CISL - UIL - CSA e UGL e la RSU dell’Ente Regione Piemonte ad indire lo STATO DI AGITAZIONE delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le corrette relazioni sindacali prevedono che la partecipazione sia finalizzata ad instaurare forme costruttive di dialogo tra le parti, su atti e decisioni di valenza generale dell’Ente, in materia di organizzazione o aventi riflessi sul rapporto di lavoro ovvero a garantire adeguati diritti di informazione.

L’atteggiamento politico e tecnico dei rappresentanti dell’Amministrazione regionale nei confronti delle OO.SS. è da tempo invece caratterizzato dall’approccio “così è se vi pare!”.

E’ del tutto evidente che l’approccio politico denigratorio assunto dall’Assessore GABUSI nei confronti dei dipendenti regionali sul LAVORO AGILE, con esternazioni rese, ricordiamo, in assenza delle risultanze delle analisi organizzative tecniche di dettaglio realizzate sull’attività svolta da remoto dalle varie Direzioni regionali, non può passare sotto traccia.

Risultanze, peraltro, che i Dirigenti regionali competenti in materia di Organizzazione del Personale, non hanno mai rese note neanche al Sindacato. Perché? Cosa hanno da nascondere?

Gli ultimi avvenimenti tecnico/politici e le decisioni assunte dall’Amministrazione in tema di LAVORO AGILE, rappresentano quindi solo un aspetto delle criticità presenti nelle relazioni Sindacali.

Ricordiamo che lo smart working è stato concepito, in questo periodo pandemico, come misura anti-contagio a tutela della salute dei lavoratori; misura che si è dimostrata nel tempo anche capace di far conseguire importanti recuperi di efficienza, la cui valorizzazione dovrebbe essere consolidata dalla P.A. in ossequio al principio di buona amministrazione sancito dalla nostra Costituzione.

La Circolare presentata alle OO.SS. sulle prestazioni lavorative in presenza è emblematica, in quanto relega la sicurezza dei lavoratori in secondo piano, non considerando in alcun modo le tematiche economiche sopra citate.

E’ previsto che:

- a decorrere dal 2 novembre p.v., tutti i dipendenti assegnati alle strutture della Giunta regionale dovranno ordinariamente prestare servizio nella sede di assegnazione; tutte le autorizzazioni di lavoro agile, rilasciate in applicazione della circolare prot. n. 28911 del 18 giugno 2021, verranno contestualmente revocate.

- i Dirigenti, d’intesa con i Direttori, possono sottoscrivere ulteriori accordi individuali di lavoro agile con il personale che ne fa richiesta. Gli accordi complessivamente sottoscritti nella Direzione non devono però eccedere il 15% del personale in servizio e la distribuzione tra i Settori viene stabilita dal rispettivo Direttore, tenuto conto delle situazioni di fragilità.

Molteplici contenuti afferenti gli accordi individuali di lavoro agile risultano, peraltro, oggetto di confronto e di contrattazione integrativa con le OO.SS.

Le OO.SS. e la RSU dell’Ente Regione Piemonte hanno chiesto, inutilmente, ai rappresentanti regionali, di attivare queste procedure contrattuali al fine di giungere ad un funzionale ed articolato piano di graduale rientro in presenza del personale regionale.

In piena emergenza pandemica ancora vigente, la volontà politica dell’amministrazione regionale volta a volere in presenza i dipendenti, mette a rischio sanitario l’85% delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente Regione Piemonte.

Basti pensare ai rischi di contagio dovuti dalle notevoli problematiche di affollamento presenti nel sistema di trasporto pubblico in Piemonte (altra delega assegnata all’Assessore GABUSI).

Le OO.SS. CGIL - CISL - UIL - CSA e UGL e la RSU dell’Ente Regione Piemonte hanno chiesto su questi temi, un immediato incontro politico con il presidente della Giunta Regionale: Alberto CIRIO e si sono riservate di attivare forme pubbliche di manifestazione del proprio dissenso.